Le strategie di investimento presentano senz’altro dei parametri soggettivi. Ogni investitore ha infatti la propria visione su come minimizzare i rischi e ottimizzare i propri guadagni. Tuttavia, sulla base dei dati, è emerso che esiste una strategia che funziona in maniera particolarmente efficace se si vogliono raggiungere questi obiettivi.
Ne abbiamo parlato con il nostro CFO, Federico Shaw, chiedendogli un parere da esperto sul modo migliore per investire online su come metterlo in pratica in relazione ai prodotti finanziari presenti nel nostro Marketplace.
Tutti sanno che lo scopo principale di EvenFi è quello di finanziare aziende in grado di creare lavoro e sostenere l’economia del territorio. Il crowdlending, però, non è soltanto un modo per sostenere l’economia reale, ma anche uno strumento utilissimo per ottenere dei buoni rendimenti e diversificare il proprio portafoglio di investimenti online. Da investitore, prima ancora che da CFO di EvenFi, qual è secondo te la migliore strategia per minimizzare i rischi quando si investe nel crowdlending?
Prima di tutto, è fondamentale che gli utenti comprendano il rischio che stanno assumendo investendo. Si tratta di un elemento connaturato a ogni investimento, e quindi anche ai prestiti rivolti PMI e Startup che caratterizzano l’offerta del Marketplace di EvenFi. I nostri mutuatari, ad esempio, sono relativamente piccoli e vivono i tipici cicli economici: sotto questo profilo, è semplicemente impensabile che non esista la possibilità che abbiano problemi a ripagare i progetti in tempo.
Detto questo, crediamo che per ottenere dei buoni rendimenti e avere un portafoglio di prestiti sostenibile sia necessario seguire queste regole:
Diversificare i propri investimenti! I nostri progetti possono comportare dei rischi e le piccole aziende e le startup possono avere dei problemi. Più il portafoglio è diversificato, meno gli investitori soffriranno di qualsiasi problema specifico che una società può riscontrare.
Diversificare il proprio portafoglio totale di investimenti! La diversificazione non si applica solo agli investimenti nei progetti EVENFI, ma anche all'intero portafoglio di investimenti di ogni investitore. Bisogna infatti sempre prima capire il rischio che si è disposti a sopportare e poi decidere quanto investire su ogni classe di attività.
Ricordarsi che la pazienza è essenziale! I ritardi nei pagamenti non comportano necessariamente la perdita dei soldi che abbiamo investito. I nostri clienti possono avere problemi di flussi di cassa e, a volte, aver bisogno di aspettare un pagamento per essere a loro volta in grado di pagare. Essere pazienti e negoziare soluzioni è la chiave per recuperare le somme investite mantenendo un buon rendimento
Che diversificare in titoli diversi per compensare le variazioni dei rendimenti rispettivi sia una scelta preferibile rispetto a qualunque altra strategia, è cosa nota. Nel caso specifico degli investimenti nei progetti disponibili su EvenFi, però, esistono anche dei dati che possono confermare questa teoria? Quali sono gli elementi più interessanti che emergono da uno strumento disponibile sul sito di EvenFi come quello delle statistiche?
Come si legge nella pagina del sito di EvenFi dedicata alle statistiche, gli investitori che da aprile 2020 hanno investito lo stesso importo in tutti i nostri prestiti, stanno avendo un rendimento netto di oltre il 6%. Questo calcolo è al netto delle perdite dovute a prestiti problematici. A seconda del problema di ogni progetto, ovviamente, assegniamo una valutazione diversa. Di conseguenza, come abbiamo chiarito nelle note della tabella contenuta nella pagina statistiche, se un prestito non sta pagando per 30 giorni non assumiamo che abbia valore 0.
Certo, questo non significa che non possa capitare di investire in prestiti problematici e perdere il proprio denaro. Come abbiamo più volta ribadito, sarebbe una menzogna sostenere che esistano investimenti a rischio 0! Quello che dimostrano questi dati è che la diversificazione è la chiave per minimizzare i rischi. Per ottenere dei buoni rendimenti e minimizzare il rischio, gli investitori di EvenFi dovrebbero quindi investire il loro capitale nel maggior numero possibile di progetti, sia attraverso le nuove campagne disponibili, sia attraverso il mercato secondario. Sono gli stessi a dati a dimostrare che un portafoglio diversificato presenta una probabilità molto più alta di performare meglio rispetto a chi non diversifica adeguatamente i propri investimenti.
Proviamo a fare un esempio piuttosto estremo, ma che può rivelarsi efficace per cogliere l'importanza della diversificazione. Supponiamo che il tasso di default di un portafoglio di prestiti sia del 5% e che renda in media l'8%. Nello scenario A (quello che esclude la diversificazione) l'investitore ha un solo prestito ed è inadempiente. Nello scenario B (posto cioè che si diversifichi) l'investitore ha 100 prestiti in ammortamento e, data l'ipotesi di default, 5 falliscono. In un periodo di due anni il rendimento dell'investitore nello scenario A sarebbe di -100%, mentre lo scenario B prevederebbe un rendimento del +3%.
Proprio perché parliamo di diversificazione in relazione ai dati credo sia importante sottolineare anche qualche numero riguardante il portafoglio degli utenti che hanno investito nei progetti di EvenFi:
• Gli investitori hanno ricevuto dalle aziende quasi 4 milioni di euro di capitale e 700k di interessi da aprile 2020
• Il capitale rimborsato rappresenta il 26% del totale dei prestiti originati!
• 26 progetti hanno rimborsato completamente il capitale agli investitori (quasi il 16% dei progetti originati).
In che misura una piattaforma come EvenFi consente agli investitori di attuare una seria e rigorosa strategia di diversificazione? Credi che l’offerta delle opportunità di investimento presenti in piattaforma rifletta anche un po’ questo scopo?
A mio avviso diversificare al meglio non significa soltanto investire in diverse tipologie di aziende, cioè diversificare per settore, ma anche puntare su diverse tipologie di progetti.
In EvenFi permettiamo agli investitori di investire in diverse aziende e startup ma anche, ed è così che ci differenziamo da altre piattaforme, in progetti con diverse tipologie, strutture e rischi.
Di recente, ad esempio, abbiamo lanciato dei prestiti immobiliari. Il rischio di questi prestiti dipende dall'esecuzione dello sviluppatore, ma – molto importante – anche da come si comporta il mercato immobiliare. Gli investimenti nell’immobiliare funzionano in maniera molto diversa diverso da quelli che vengono effettuati per finanziare i progetti di crescita di un'azienda PMI. A differenza di quanto avviene nell’immobiliare, infatti, il loro lavoro non dipende dalla performance di un asset (l'asset immobiliare), ma dal loro business specifico (industriale, servizi, ecc.). Ad ogni modo, investire anche in prestiti immobiliari significa diversificare il proprio rischio. Con questo non intendo dire che i progetti immobiliari non abbiano rischi. Dico soltanto che il rischio è diverso da quello in cui si incorre quando si investe in una PMI e, proprio per questo motivo, diversificare anche in questa maniera può aiutare il portafoglio a sopportare, appunto, l'impatto di rischi diversi.
Altri esempi sono i prestiti ponte alle startup. Si tratta di progetti particolari, in cui il rischio è legato principalmente alla performance del team coinvolto: per performare al meglio la startup deve raggiungere degli obiettivi o raccogliere il capitale che ha promesso al finanziatore per poi ricevere i soldi previsti da quest’ultimo. È una tipologia di rischio diversa dal rischio degli investimenti in una PMI con flussi di cassa esistenti e, di conseguenza, permette agli investitori di diversificare ulteriormente l'esposizione al rischio del portafoglio.
Infine, è fondamentale anche capire che i progetti bullet tendono ad avere più rischio, perché le società devono restituire l'intero importo ricevuto alla fine della durata del progetto, risparmiando mensilmente, chiedendo soldi a un altro finanziatore oppure chiedendo un rifinanziamento. Il caso dei prestiti ponte tende ad essere diverso, perché c'è un grosso pagamento previsto attraverso, ad esempio, delle sovvenzioni derivanti dalla vittoria di un bando. Tuttavia, se quel denaro non arriva in tempo o non arriva affatto, c’è una possibilità che anche queste aziende debbano rifinanziarsi o trovare una soluzione alternativa.
Per tutti questi motivi, dunque, differenziare rappresenta la strategia più adeguata per minimizzare i rischi e massimizzare i propri guadagni!